Angelo Manzotti è stato confermato segretario generale di Cisl Umbria dal consiglio generale del sindacato, riunito a seguito del XII congresso regionale Cisl Umbria che si è svolto il 24 e il 25 marzo al Centro congressi Quattro Torri di Perugia e presieduto da Fabrizio Framarini. Con Manzotti, la segreteria sarà composta da Simona Garofano, Gianluca Giorgi e Riccardo Marcelli. Nel corso del consiglio confermati anche i coordinatori territoriali: Bruno Mancinelli (Foligno – Spoleto), Valerio Natili (Perugia), Antonello Paccavia (Alto Tevere), Riccardo Marcelli (Terni). Per il Coordinamento Donne riconfermata Sara Claudiani. Nel nuovo Consiglio Regionale Confederale è entrato il segretario regionale Cisl Medici Luca Nicola Castiglione oltre, di diritto, il segretario generale Tullo Ostilio Moschini.

Riorganizzazione del sistema sanitario e medicina di territorio i punti principali del discorso tenuto dal segretario generale regionale della Cisl Medici Umbria, Tullo Ostilio Moschini: “Quando il virus circola stabilmente nella popolazione si parla di endemia. Il rischio è quello di condizionare il mondo del lavoro e i ricoveri impropri. In questo momento in Umbria il 90% dei ricoverati potrebbe essere curato a casa. Questo significa che siamo in ritardo, non solo in Umbria ma in tutta Italia, con la medicina territoriale. La difficoltà nel confronto con la politica è causata dalla mancanza di interlocutori. Del resto un paese che prende a prestito un economista come Presidente del Consiglio significa che non ha classe politica. Serve tornare alla partecipazione per potersi esprimere, dialogare e concertare le decisioni” ha aggiunto il segretario della Cisl Medici Umbria.

Altro punto fondamentale è il Piano sanitario regionale in via di adozione: “Lo schema generale configura la sanità nel territorio, negli ospedali, divide gli ospedali per importanza e codifica le reti dei servizi e di patologia. Una volta approvato il Piano sanitario e deliberate le reti e i servizi, quando ci saranno gli atti aziendali allora in quel momento il sindacato dovrà intervenire ed avere voce in capitolo. I governi di destra e di sinistra hanno diminuito ogni anno le risorse del sistema sanitario nazionale e ci siamo trovati impreparati di fronte alla pandemia. La Cisl si è sempre fatta promotrice di proposte a prescindere dalla parte politica che c’era dall’altra parte. La nostra radice culturale è quella di Giulio Pastore – ha ricordato Moschini – che ha scritto l’articolo 46 della Costituzione dove si parla di collaborazione alla gestione delle aziende, ed è cosa ben diversa dalla cultura dell’assalto”.

Quattro, infine, i punti fissati da Tullo Ostilio Moschini: “Organizzazione della nostra sanità, dare una mission alle singole strutture, riportare la sanità dentro le case e dare risposte precise alle liste d’attesa, sblocco delle assunzioni e adeguamento del personale. L’Italia è l’unico paese al mondo dove l’arruolamento del personale medico avviene per concorso. Se un ragazzo domattina va in Francia o in Germania basta che presenti il curriculum e viene assunto direttamente. Il sistema sanitario o scolastico universalistico si difende con l’efficienza. La prima efficienza è l’arruolamento del personale serio. Vorrei concludere facendo i complimenti a chi ha organizzato questo congresso e ricordare che ‘se siamo uniti siamo forti, se siamo forti siamo liberi di agire'” (Luigi Sturzo).